Accidenti. Come al solito mi riduco all’ultimo a fare le cose. E ora mi è pure presa, tra uno sbadiglio e l’altro, la velleità letteraria dello scrivere una pagina di diario.
Ma ti pare che una che già non ha tempo, debba sprecare il poco che ha, a fare queste cazzate? Ma tant’è.
Domani ho un convegno in Melloni. Ventiquattro future mamme trepidanti. Sempre se non sono aumentate nel frattempo, nelle prenotazioni dell’ultimo minuto. Ventiquattro donne, con la loro pancia formato famiglia, pronte a sentire le illuminanti parole che dirò.
Ma il dubbio è: cosa dirò?! Niente slide, solo un lungo discorso a braccio, possibilmente interattivo. Seguito da innumerevoli domande. Fosse facile. Detesto parlare in pubblico.
Riguardo gli appunti, provo a spiccicare quattro parole, a fingere di avercele già qui, tutte davanti a me. Con le loro domande, ansiose di sapere e di conoscere.
Un altro sbadiglio. Di nuovo. Accidenti a me e alle mie idee geniali. Come quella di arrivare al convegno in piena deprivazione da sonno da risate, vela e aperitivi alcolici.
Un segnale acustico riaccende il mio neurone, sopito tra i postumi alcolici e il sonno pregresso.
E’ la mail. Accidenti due volte! E’ la caporedattrice che mi ricorda che dovevo rispondere alle lettere delle lettrici entro oggi. Diamine, sono in ritardo su tutto. Tutti che vogliono sapere. Infinite domande. Come se io avessi davvero chissà quali verità sul sesso e sulle relazioni di coppia. Che poi, a dirla tutta, la teoria e la pratica son due cose davvero diverse. Come a dire che, chi sa fare fa, chi non sa fare insegna. E il fatto che io scelga quasi sempre persone non adatte a me, che si prendono gioco di me e finiscono sempre per farmi abilmente del male, ne è una chiara dimostrazione.
Suona il telefono. Ci mancava solo quello. Ennesimo sbadiglio. “Cos’hai fatto ieri sera che sei così stanca?”, chiede mio padre. “Ma.. nulla… un aperitivo con gli amici, nulla di esagerato”.
Ride. “Ma insomma.. sei sempre in giro!! Ma ci stai ogni tanto in quella casa li o ci vai solo a dormire qualche ora? Te sì che vai bene!!”.
Io vado bene? Ma! Oggi, tanto per iniziare, sono nella cacca più assurda. E, nonostante debba fare un miliardo di cose, l’ansia mi paralizza e, fingendo sia per il sonno che non mi rende lucida, continuo amabilmente a cazzeggiare.
“Domani non torno da voi. Ci vediamo venerdì!”, dico un po’ triste. La cosa che amo di più al mondo insieme al mare, è il mio cane. Ogni we, non vedo l’ora di tornarmene in provincia, solo per rivedere il suo muso dolce che mi corre incontro. Sapessi andare per mare da sola, lo acchiapperei, lo metterei su una barca e me ne andrei chissà dove, lontano. Girovagando nel mare del sempre e del mai. E sarei felice, lo so. Lo sarei tanto. Io e lui, da soli.
“Perchè non torni domani?”, chiede. Mi risveglio dal mio fantasticare lieto e accendo uno dei pochi neuroni funzionanti per elaborare una risposta. “Domani pomeriggio in Melloni io e la Monica teniamo un convegno sulla sessualità e sul rapporto di coppia in gravidanza. Pensa che ridere.. Non ho nè un fidanzato nè un figlio. Eppure ci saranno ventiquattro future mamme, li col loro pancione, pronte a sentirmi elargire consigli e verità assolute sul tema! Incredibile quanto si possa raccontare di ciò che non si sa, solo leggendolo dai libri!”. E una frase mi passa per la mente: imagination is more important than knowledge. E se ci credeva Einstein, tutto sommato, direi che posso crederci anch’io.
Mio padre mi ascolta e ride. E’ il mio più grande fan. Da sempre. Se non ci fosse stato lui a credere in me continuamente, in tutti questi anni, forse non ci avrei creduto nemmeno io poi così tanto. E forse non sarei riuscita ad essere quella che sono oggi. Forse.
Fuori il sole va e viene. Quasi fosse un po’ indeciso, come il mio umore, ancora addormentato anche lui, con un occhio mezzo aperto che non vuole aprirsi del tutto. Quasi non volesse proprio lasciarla quella nuvola che non gli permette di risplendere, ma che gli dà anche riparo dagli occhi indiscreti del mondo.
Psicologa psicoterapeuta, sessuologa e sentimental coach di Milano, appassionata in nuove tecnologie e nella loro applicazione nel sociale, ha collaborato con le più importanti aziende ospedaliere di Milano, prima di dedicarsi completamente alla libera professione. Ha ideato diversi progetti di formazione, di consulenza online e divulgativi, come Spazio Psicologia, il progetto I-Kiwi e SOS Genitori, per rendere la psicologia, la prevenzione e il benessere psicofisico, accessibili a tutti. A questo scopo, da più di 15 anni collabora anche con la stampa, tv, radio, gruppi social, eventi aziendali e di marketing, come esperta in terapia di coppia, sessuologia clinica e benessere psicologico. E’ la terapeuta di coppia della prima stagione del docureality di Fox Life “Amore e altri rimedi”.