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Pranzi, cene, sogni e fidanzati…

Cena_tra_amici
La mia coca con le bollicine che frusciano nel bicchiere di carta, un mcchicken sul vassoio e le patatine che sanno di plastica. Cosa si potrebbe desiderare di più per un pranzo frugale?
Guardo dalla vetrina del primo piano… le vetrine, la gente che passa, sciarpe e cappotti che si muovono frettolosi verso un piatto caldo chissà dove…
Di fronte a me c’è una famigliola. Si guardano come una coppia innamorata ai primi incontri, ma con la complicità di chi si conosce da tempo.
Sorrisi e sguardi d’intesa, tra le patatine e l’happy meal. Una bimba bionda, sui 6 anni su per giù, inginocchiata sullo sgabello con occhialini fucsia e un megapanino in mano. Una gran bella immagine.
Li guardo e penso che tutto sommato potrei anche rivederle le mie belle idee sulla singlitudine.La ragazza si alza e mi passa accanto. E’ incinta… sento comparire sul mio viso un sorriso di tenera ammirazione.
Certo, personalmente non porterei mai mio figlio da mcdonald, sapendo quel che ci mettono dentro. Ci terrei ad evitargli l’obesità e danni alla salute, almeno finchè posso fargli subire la mia cucina.
Ma alla fine chi se ne frega. Li vedo andare via tutti e tre, insieme, tenendo la bimba per mano.

Dopo qualche minuto, mentre cerco di terminare le mie patatine, chiedendomi per che cavolo le sto mangiando visto che, come sempre, sanno di plastica, compare un signore. E’ attempato, con una folta chioma imbiancata dal tempo, gli occhialini da presbite calati sul naso e un giornale sul vassoio, insieme al mcmenù. lo guardo mentre mangia la sua insalata da 300 calorie e beve la sua cocacola, leggendo attento le ultime notizie.
“Ma non avrà una casa?”, mi dico. E un pensiero mi passa per la testa… detesto perdere la mia libertà, l’idea che io debba rendere conto a qualcuno, che ci sia un legame indelebile, infinito, inscindibile… lo detesto perchè mi spaventa e, anche se sono una che non si arrende mai, non so se sarei in grado di mantenere un legame felice per tutto quel tempo… però penso a quell’uomo.

Io non vorrei a 60 anni trovarmi a mcdonald con un’insalata supercalorica davanti, illudendomi di fare la salutista d’occasione e pranzare da sola, con una casa vuota che mi aspetta al mio ritorno.
Come tutti sogno l’immortalità, che non è altro che il vedere perpetrati i propri geni e i propri pensieri nei propri figli, come un’infinita proiezione di sè che non morirà mai e continuerà a trasmettersi nel tempo, generazione dopo generazione, incrociandosi con milioni di altre identità nel mondo.

Sabato ero a cena con amici. Mi vogliono presentare un certo Dario. E’ un figo, dicono, sulla trentina con una supercultura, esperto in tremila cose tra cui geopolitica. Non ho proprio idea di cosa, una sempliciotta come me, potrebbe condividere con un tipo simile.
Ma alla fine chi se ne frega! Tanto l’anno scorso, di mia iniziativa, ho conosciuto solo tipi sbagliati. Chissà mai che gli amici non sappiano fare di meglio!! Ultimamente alterno momenti di singlitudine convinta a momenti in cui tutto sommato quella scena da mcdonald, tra sorrisi e complicità, con una bimba bionda seduta accanto, non mi dispiacerebbe affatto… Mah!
Giovanni ha scommesso con Domenico sul mio incontro con questo famoso Dario, che per inciso, vogliono presentarmi da circa un anno.
Vedremo… Domenico dice che è certo che ci innamoreremo perdutamente… ci ha scommesso 200 euro quindi dev’esser proprio convinto!

Guardo domenico e cristina… sposati da 1 anno, sconosciuti l’uno all’altro fino a un anno e mezzo fa. Incredibile. Lei 36 anni, lui 32. Conosciuti alla macchinetta del caffè. Lui appena tornato single dopo una storia di 5 anni e un matrimonio saltato a qualche mese dalla data fissata, con tanto di casa, arredamento e regali già comprati. Una chiacchiera tira l’altra e lui corteggia cristina. E scoppia l’amore. Un mese di relazione appassionata e poi lei si trasferisce da lui e nel giro di 6 mesi organizzano matrimonio e viaggio di nozze. Sono felici. E mi terrorizzano.
Io non mi sarei mai sognata di disdire l’affitto del mio appartamento e presentarmi con l’auto carica di valige e simili, per trasferirmi da uno con cui sto da un mese… mi sembra una scelta un tantinello troppo impegnativa per come sono fatta. Ma probabilmente sono strana io.
Giovanni dice che sono troppo diffidente… sarà, ma intanto lui, a sposarsi con la dani, ci ha messo 10 anni tondi tondi…

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