“Così presi una grande decisione: mi dovevo assicurare di non ritrovarmi l’anno prossimo, mezza ubriaca, ad ascoltare fm nostalgia e canzoni più belle per gli ultratrentenni.
Decisi di riprendere in mano la mia vita e cominciai un diario… in cui scrivere tutta la verità su Bridget Jones, nient’altro che la verità.
Decisione n°1 – ovviamente perdere 10 kg.
Decisione n°2 – mettere sempre a lavare le mutande della sera prima.
Ugualmente importante trovare un ragazzo dolce, carino con cui uscire, evitando di provare attrazione romantico morbosa per nessuno dei seguenti soggetti: alcolizzati, maniaci del lavoro, fobici dei rapporti seri, guardoni, megalomani, impotenti sentimentali o pervertiti. Soprattutto non fantasticare su una persona che incarna tutti questi aspetti “
Così recitavano alcune battute dell’omonimo film, dopo che Bridget, gironzolando intorno al divano con addosso una supertutona pigiama di quelle che farebbero scappare anche dracula ingrifato in una notte di plenilunio, cantando “all by myself” a squarciagola prendeva queste sacrosante decisioni.
Cosa questo centri con me è presto detto.
Di workaholic ne ho conosciuti a bizzeffe e chi non lo era, spesso, per trovare il tempo di fare “altro”, fingeva di esserlo. Eh
si, perchè esistono i veri maniaci del lavoro e quelli che invece mimano di esserlo e tutto sommato lo fanno pure male perchè spesso si dimenticano pure le scuse che inventano di volta in volta o riutilizzano scuse che andrebbero tanto bene con la piccola fiammiferaia, ma non con una che facendo un lavoro simile, certo non se le può proprio bere. Ma spesso noi donne siamo sceme e, per amore della tranquillità e perchè siamo sempre terribilmente fiduciose nel futuro e nel cambiamento, ci convinciamo che le cose prima o poi si aggiusteranno e in effetti si aggiustano. Peccato che si aggiustino spesso tra lui e “l’altra”.
Ma questa è un’altra storia.
In fondo se qualcuna si riduce davvero alla Bridget Jones, sola, mezza alcolizzata e con uomini attraenti ma poco seri intorno all’alba dei trent’anni, forse vuol dire che la nostra società è davvero malata e che di gente seria ne si trova sempre di meno.
(o forse non si sa solo scegliere a chi dedicare fiducia e affetto e si finisce sempre col beccare il solito ammaliatore bastardo di qualche post fa)
In ogni caso, risentendo questa frase qualche giorno fa, riguardando il film tra le risa generali, mi ci sono immedesimata alquanto, anche se con mia estrema felicità, posso affermare che problemi rispetto a 10 kg di troppo o al bucato, almeno non ne ho!
Almeno gli alcolizzati me li sono risparmiati, ma in compenso in quanto a fobici dei rapporti seri, megalomani, impotenti sentimentali o pervertiti, negli ultimi due anni ne ho fatto incetta. E se ne trovano sempre di più e ad ogni angolo, nascosti sotto le vesti di normalissime e serissime brave persone!
L’ultima volta ho infranto la regola d’oro e mi son addirittura beccata l’essere peggiore: quello che incarna tutti questi aspetti!!
Vi assicuro che non c’è davvero niente di peggio!
Forse dovrei iniziare anch’io a scrivere un diario con tutta la verità su di me.
Besitos
Per approfondire:
Psicologa psicoterapeuta, sessuologa e sentimental coach di Milano, appassionata in nuove tecnologie e nella loro applicazione nel sociale, ha collaborato con le più importanti aziende ospedaliere di Milano, prima di dedicarsi completamente alla libera professione. Ha ideato diversi progetti di formazione, di consulenza online e divulgativi, come Spazio Psicologia, il progetto I-Kiwi e SOS Genitori, per rendere la psicologia, la prevenzione e il benessere psicofisico, accessibili a tutti. A questo scopo, da più di 15 anni collabora anche con la stampa, tv, radio, gruppi social, eventi aziendali e di marketing, come esperta in terapia di coppia, sessuologia clinica e benessere psicologico. E’ la terapeuta di coppia della prima stagione del docureality di Fox Life “Amore e altri rimedi”.