Siamo arrivati a Can Pastilla prenotando all’ultimo, dunque aimè senza informarci per tempo su dove mangiare. Dopo essere finiti nel tipico locale lungomare da spenna il turista con tipica paella… surgelata e immangiabile (a Can pastilla il 90% dei locali propongono una paella da 4 salti in padella, cotta pure male, con pesce scarso e gommoso, da crampi allo stomaco per giorni a 9 euro circa a persona… state attenti!!!) siamo stati attirati da questo localino defilato, in una vietta a pochi passi dal lungomare con la bandiera spagnola appesa fuori, nella vietta che fa angolo (eresia!) con Kentuky fried chicken. El fogue, ovvero “il fiocco”, deve il suo nome alla omonima vela delle barche. Che dire… LOCALE MERAVIGLIOSO!!!!
Non aspettatevi il solito “menù a prezzo fisso”!
Volevamo spendere poco, così, dopo la fregatura della paella surgelata di un altro locale, abbiamo sperimentato per primo il menù fisso di pesce. Per soli 7 euro (eravamo senza parole davanti al conto per quanto fosse ottimo il rapporto qualità/prezzo!!), ci siamo visti portare un enorme pesce locale a carne bianca, cotto alla piastra, tenero, gustoso, ben pulito e perfettamente cucinato, accompagnato da patatine fresche tagliate al coltello e per nulla unte, totalmente differenti da quelle surgelate degli altri locali, buone come quelle fatte in casa dalla mamma. Sul piatto era presente anche un’insalata mista e in accompagnamento ci è stato fornito olio extravergine, aceto, sale e pepe. Il menù fisso di pesce ci ha così estasiato nel gusto che siamo tornati praticamente tutti i giorni per cena e un’altra volta per pranzo, soprattutto considerando l’incredibile rapporto qualità/prezzo. Le volte successive però, avendo sperimentato nel menù fisso la presenza di ottime materie prime cucinate egregiamente, abbiamo osato oltre e ordinato altri piatti alla carta…. e siamo rimasti estasiati!
Questa sì che è una vera paella! Finalmente!
Abbiamo deciso di sperimentare per prima la famosa paella (14 euro), così da toglierci il pessimo ricordo di quella surgelata mangiata in un locale lungomare il giorno prima. A differenza dell’altro locale (dove ci era stata portata disgustosa e in 5 minuti), Evelyn molto gentilmente ci ha avvisato che avremmo dovuto attendere circa 45 minuti, poichè la paella da lei viene fatta solo sul momento e necessita dunque dei suoi tempi di cottura e preparazione. Invece di dissuaderci, questo ci ha ancor più convinto ed abbiamo atteso. E per fortuna!!
Nell’attesa ci siamo deliziati con una squisita sangria fresca (non da supermercato!!!) fatta da lei, con pezzi di frutta e cannella ben visibili (2.75 euro). Deliziosa! Per ingannare il tempo dell’attesa, come accade nei migliori ristoranti, ci ha gentilmente offerto tapas (due polpettine gustosissime) in accompagnamento alla sangria. Arrivata la paella siamo rimasti senza parole. Presentata sulla tipica padella (paella appunto) nella quale era stata cotta, con granchio e gamberoni, ricca di pesce e soprattutto di vero gusto. Il tempo ti servircela sul piatto e l’abbiamo divorata in un attimo, senza riuscire nemmeno a parlare da quanto era buona. Mai mangiato una paella simile nè nulla di così buono!
Che ne dite di un dolce?
Viste le premesse, abbiamo deciso di prendere anche un dolce… e siamo rimasti senza parole. Il sorbetto di mango (3.50 euro), presentato su una tavoletta di simil-ardesia, oltre alla presentazione stilosa che non aveva nulla da invidiare ai locali chic di Milano, aveva un gusto memorabile. Al suo interno, veri pezzi di mango che si scioglievano sulle papille gustative, in un tripudio del gusto. In accompagnamento, mandorle caramellate, che si sposavano incredibilmente esaltando il gusto del sorbetto. E dire che noi pensavamo ingenuamente di aver ordinato semplicemente un sorbetto industriale, come si fa a fine pasto nelle pizzerie italiane!!! L’altro dolce, un dolce al cioccolato, era fatto direttamente da evelyn (4.50 euro). Morbido, delicato, fresco, gustoso. Accompagnato da una salsa ai fichi e da frutti di bosco. Divino. Degno di un ristorante di alto livello milanese. In ultimo, due caffè espressi (1.30 euro), molto buoni e un gin tonic (4.75 euro), preparato al tavolo con gin Bombay e con la tonica Nordic (estremamente ricercata nel gusto). Ottimo il gusto e sorprendente la preparazione al tavolo, a dimostrazione dell’ottima qualità degli alcolici e della tonica usati. Tutto questo, compresi due litri d’acqua, per la cifra totale a coppia di 46 euro. Certo, se si fa un confronto con i “ristoranti” (per chi crede che buon cibo non equivalga a macdonald o a kentucky fried chicken, definirli così è impossibile!) sul lungomare da “spenna il turista”, la paella costa 14 euro anzichè 9… ma se avete papille gustative funzionanti, vi accorgerete al primo assaggio anche del semplice menù fisso, che ci si trova veramente su tutto un altro pianeta! Dopo il menù fisso di pesce e la paella da perderci la testa, appena recuperato un segnale wifi siamo andati su tripadsvisor e abbiamo letto le recensioni su questo locale. Così, nelle svariate volte che siamo tornati qui durante la settimana di vacanza (terminata aimè ieri), abbiamo deciso di sperimentare il famoso polpo di cui tutti parlavano bene. Sul menù in inglese appariva come un semplice “polpo con le patate” e così mi son detta…
Cosa avrà mai questo polpo di così buono per costare 16 euro pur essendo elencato tra gli antipasti?
Che ingenua! 🙂 Il polpo, che io mi aspettavo nella tipica presentazione all’italiana, era in realtà un enorme tentacolo di dimensione almeno doppia rispetto a quella a cui siamo tristemente abituati in Italia. Freschissimo, cotto alla piastra, così morbido che si scioglieva in bocca. Ma non è tutto! Era adagiato su di una lastra di sale marino rosa dell’himalaya che, scaldata in forno, rilasciava lentamente il calore, aromatizzandolo e tenendolo caldo, senza però continuare a cuocerlo. Sulla stessa lastra, imbevute dei succhi del polpo ed esaltate nel sapore da un filo di olio extravergine a crudo unito alla lastra di sale, c’erano patate novelle con la buccia, dal sapore incredibile. Il polpo ad un primo sguardo, essendo presentato intero poteva sembrare “poco”, ma era tutt’altro che piccola come porzione. Pur mangiandolo in due (sebbene la porzione teoricamente fosse per uno e fosse solo un antipasto), mi ci è stato a malapena il dolce. Personalmente, più che come antipasto, lo posizionerei nei secondi, in quanto a quantità e particolarità del piatto che sazia e non poco.
Non solo di polpo si nutre l’uomo…
Ci siamo fatti consigliare da Evelyn che, su nostra richiesta, ci diceva con piacere cosa aveva di fresco quel giorno o di particolare da provare e abbiamo preso anche un antipasto fuori menù composto da due conchiglie di capesante (3 euro), farcite anche con altri frutti di mare e con una crema, gratinate al forno. Deliziose e sorprendenti, come il resto. Un’altra scoperta sono stati i peperoncini rossi (non piccanti) farciti con il pesce, irrorati di una salsina incredibile (3.50 euro). L’ultimo giorno per pranzo siamo tornati da lei e abbiamo sperimentato nuovamente il menù di pesce, adattissimo per mangiare bene e in modo sano, senza appesantirsi prima di tornare in spiaggia. Evelyn ci ha proposto però, al posto del pesce delle altre volte, un pesce che lei ha chiamato “bonito”, molto simile ad un trancio di tonno, ma estremamente più morbido nella carne, per nulla asciutto e notevolmente più gustoso (io normalmente il tonno cotto non lo mangio perchè detesto il suo essere troppo asciutto! :)) Anche questo da 10 e lode!
E per digerire?
Al termine della cena, Evelyn ci ha offerto ogni volta quella che lei chiama “pomada“, ovvero una bevanda composta da poco gin, limone spremuto, zucchero, acqua e menta fresca lasciata in infusione, lievemente alcolica e servita fredda (come facciamo in Italia con mirto o limoncello). Digestiva, dissetante, fresca e gustosa, è una ricetta non industriale, che lei prepara personalmente ed offre ai clienti a fine pasto.
Evelyn e El fogue, una vera sorpresa!
Il locale, gestito da Evelyn, una ex hostess dell’Iberia che ha viaggiato in tutto il mondo, riportando nel suo locale gusti di ogni parte, sia nello stile che nel sapore, è da restare a bocca aperta. Accogliente, come lei, ti fa subito sentire a casa. Stiloso e ricercato nei dettagli, pur essendo semplice, informale, rilassante e per nulla caro. Frequentato moltissimo da spagnoli che amano la propria cucina, a differenza degli altri locali frequentati esclusivamente da turisti. Nelle diverse serate abbiamo visto alternarsi coppiette, famiglie, amici, cene di lavoro, ecc. di tutte le nazionalità. Il locale ha un dehor ampio, informale seppur ricercato dove nulla è lasciato al caso, fresco e accogliente, con luci basse e atmosfera piacevole e una sala interna curata, con una parete in pietra naturale, colori caldi, aria condizionata e bellissimi quadri che riflettono probabilmente gli spunti presi qua e la da Evelyn viaggiando per il mondo (tra cui l’Italia che ama molto e che ha visitato in lungo e in largo). Il bar è mediamente fornito con alcolici di qualità e i bagni estremamente puliti. Nel dehor vi è anche una parte con divanetti, dove degustare cocktail e tapas. Dal dehor si vede in parte il mare, cullati da un fresco venticello, senza subire però il fastidioso viavai e il vociare di chi cammina sul lungomare. A lato del dehor, piante aromatiche, dalle quali Evelyn coglie le foglie fresche per prepararvi i deliziosi piatti elencati! Se andate a Can Pastilla non potete non mangiare qui almeno una volta, già solo per il rapporto qualità prezzo che è sorprendente, ma state attenti perchè una volta mangiato qui, se vi piace mangiare bene a prezzi modici, non ne potrete più fare a meno e non riuscirete più nemmeno ad avvicinarvi ai locali-spazzatura del lungomare. Ci torneremo di sicuro… spero molto presto perchè la cucina di Evelyn, aimè, ci manca già… terribilmente! E come dice lei…
Never say that “is the last time”, because it is never the last!
Psicologa psicoterapeuta, sessuologa e sentimental coach di Milano, appassionata in nuove tecnologie e nella loro applicazione nel sociale, ha collaborato con le più importanti aziende ospedaliere di Milano, prima di dedicarsi completamente alla libera professione. Ha ideato diversi progetti di formazione, di consulenza online e divulgativi, come Spazio Psicologia, il progetto I-Kiwi e SOS Genitori, per rendere la psicologia, la prevenzione e il benessere psicofisico, accessibili a tutti. A questo scopo, da più di 15 anni collabora anche con la stampa, tv, radio, gruppi social, eventi aziendali e di marketing, come esperta in terapia di coppia, sessuologia clinica e benessere psicologico. E’ la terapeuta di coppia della prima stagione del docureality di Fox Life “Amore e altri rimedi”.
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