Ieri mi ha svegliato alle 7.10 di mattina con tutti i rumori possibili esistenti, dopo esser andata a dormire dopo l’una di notte.
Arrivata all’ora di cena quasi collassavo sul piatto da quanto mi bruciavano gli occhi e li sentivo stanchi e pesanti. Stamattina è stata più carina. Per fare il casino vero ha aspettato le 7.45. Peccato fosse l’unica mia mattina libera x dormire, visto che da quando sono in tesi, con i casi clinici da preparare x le supervisioni, le lezioni, il lavoro ecc per me non esiste più pausa nemmeno nel we.
Quel che mi preoccupa è che la mia rabbia, espressa coi pugni sul muro durante il casino, sta diventando sempre di più tacita tristezza, rassegnazione. Ma è mai possibile che una non sappia che non si può camminare x casa con le scarpe di cuoio in piena notte/mattina presto o che non ci si può far la doccia e phonare i capelli x due ore quando cavolo si vuole, o che non si può tener aperto lo sciacquone per 10 minuti alle 4 di mattina, o che forse le pulizie con stracci e aspirapolvere è meglio iniziarle un tantinello più tardi????
Il fatto è che la gente è sempre più una monade impazzita, micronuclei di microcosmo che si incontrano e scontrano, al posto di scambiarsi qualcosa e relazionarsi. Egoismi e disinteresse portati all’estremo di ogni concepibile forma.
Sono stanca e ho sonno. E questa babbiona la deve finire. Questa è l’unica verità che conosco. Un modo lo si troverà prima o poi. Magari smetterà x una volta di ridere come un’idiota, fingendo di capire poco l’italiano e mi aprirà quella stramaledettissima porta e ne parleremo insieme. Magari no. Quel che so ora è che ho tanto tanto sonno e non vedo l’ora che arrivino le vacanze per potermi finalmente assentare da questo baccano grigiore milanese e dormire un po’.
John Keats – “Al sonno”
O soave che balsamo soffondi
alla quieta mezzanotte, e serri
con attente e benevole le dita
gli occhi nostri del buio compiaciuti,
protetti dalla luce, avvolti d’ombra
nel ricovero di un divino oblio.O dolcissimo sonno! Se ti piace
chiudi a metà di questo, che è tuo, inno
i miei occhi in vedetta, o attendi l’amen
prima che il tuo papavero al mio letto
largisca in carità il suo dondolio.Poi salvami, altrimenti il giorno andato
lucido apparirà sul mio guanciale
di nuovo, producendo molte pene,
salvami dall’alerte coscienza
che viepiù insignorisce il suo vigore
causa l’oscurità, scavando come
una talpa. Volgi abile la chiave
nella toppa oliata e dà il sigillo
allo scrigno, che tace, del mio cuore.
Psicologa psicoterapeuta, sessuologa e sentimental coach di Milano, appassionata in nuove tecnologie e nella loro applicazione nel sociale, ha collaborato con le più importanti aziende ospedaliere di Milano, prima di dedicarsi completamente alla libera professione. Ha ideato diversi progetti di formazione, di consulenza online e divulgativi, come Spazio Psicologia, il progetto I-Kiwi e SOS Genitori, per rendere la psicologia, la prevenzione e il benessere psicofisico, accessibili a tutti. A questo scopo, da più di 15 anni collabora anche con la stampa, tv, radio, gruppi social, eventi aziendali e di marketing, come esperta in terapia di coppia, sessuologia clinica e benessere psicologico. E’ la terapeuta di coppia della prima stagione del docureality di Fox Life “Amore e altri rimedi”.