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Ode al giorno felice

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Grazie a tutti. Grazie a chi pur non conoscendomi a fondo mi ha dato tutto il suo appoggio, facendomi sentire tutto il suo affetto costante, grazie agli amici di sempre.

In fondo è proprio vero, non è quando devi uscire a cena, andare al cinema o raccontarti cavolate sul fidanzato di turno che si vedono i veri amici, le persone che ti vogliono bene. E’ in queste occasioni, aimè, che si fanno vive solo le persone per cui vali davvero qualcosa.
E a queste persone dico Grazie. Oggi anche grazie a voi è un giorno felice.

Vi voglio bene.

Un abbraccio.

 

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice…
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.

Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.

Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.

Pablo Neruda

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