Dopo una giornata in preda al panico tra l’ospedale e la ricerca di un abito per il matrimonio, arrivo da Demas a Corsico e acquisto al volo un abitino color salmone. Per il regalo ho già deciso: dopo mille idee scartate, ho recuperato la prima. E’ ancora da comprare, ma almeno so esattamente cosa e dove, anche se il tempo stringe e ho libero solo mercoledì.Arriva la elena alle 20.15 da me, esco di volata e salgo in macchina con lei e tatiana. Non le vedo da mesi, ma sembra non sia passato così tanto tempo. Arrivate dalla Dani, saliamo e ci ritroviamo con tutte le altre: 10 in tutto, tutte super tirate. Come al solito son la piu sciattina del gruppo insieme alla tati, l’altra psicologa.
Ci dividiamo in due macchine e ci dirigiamo verso lo zythum.In auto con me ci sono la dani, elena, francesca e tatiana. La francy attacca a parlare del suo fidanzato e poi, un discorso tira l’altro e si finisce a parlare di amicizie e di avvenimenti di anni passati. La dani mi guarda e mi fa “anche io e te a 16 anni eravamo inseparabili come mia sorella con la sua migliore amica”. “Certo dani, dormivi persino a casa mia… e a volte è capitato lo stesso anche a me credo” le rispondo.
“Ma sì che ti è capitato! Dovevamo fare la notte horror e poi siam finite a guardare degli pseudo film hard sulle reti lombarde locali”. Ricordo quella nottata… quante risate. Divento bordeaux ripensando a quella scena.
Ma lei continua “se sei sessuologa il merito un po’ me lo devi! se non era per me e per l’enciclopedia della sessualità a quest’ora non ci eravamo manco erudite sulla fellatio e sul cunnilingus!” Io rido. La Francy ci guarda con aria interrogativa.
Poi mi fa “ma fella che?” “Francy, fellatio!! E’ un pompino”
Su quest’affermazione si gela istantaneamente tutto il gruppo che poco dopo scoppia in una fragorosa risata. Credo di averle fatto una rivelazione incredibile. La francy continua a ripetere “fellatio” come se fosse la nuova parola x aprire il mondo del mistero. “adesso chiamo il mio moroso e gli dico – amore vorrei farti una fellatio – così poi quando mi manda al diavolo gli dico che cos’era e vedi come rido!”, ci ripete.
Ormai è fatta, quando in mia presenza si inizia a parlare di sesso si è spacciati (nel senso che son spacciata io !)
Arriviamo al locale e nel parcheggio, mentre tutte si fumano la sigaretta pre-cena, la Francy se ne esce con “oh ma sapete come si chiama il coso dei maschi? Dai laura digli quello che mi hai detto prima in macchina!”
Io resto li con un’aria tra l’interrogativo e l’imbarazzato e non capisco. Poi alla dani viene un’illuminazione “fellatio? quello intedevi?” e lei “sì sì quello! ecco! voi lo sapevate che si diceva così?” e la dani “Francy, ma la fellatio è il pompino, non l’organo genitale maschile!”
Mi giro e vedo che un gruppo di ragazzi, fuori a fumarsi la loro sigaretta, hanno sentito tutto il discorso e si stanno rotolando dalle risate. Cerco una pala per sotterrarmi, ma non potendo fare altrimenti, entro nel locale.
Ci danno un tavolone a fianco del buffet con tipica cena brasiliana.
I ragazzi che fumavano, incrociati poco prima, sono nel tavolo a fianco per un addio al celibato. Appena ci sediamo attaccano ad urlare “nude! nude!” con tipico accento bergamasco o giù di li. La serata si prospetta tragicomica!
Dopo esserci strafogate al buffet ed esserci ubriacate col mojito di aperitivo, iniziamo a brindare ripetutamente a vino rosso.
Lentamente tutta la tavolata abbandona la razionalità per lasciar spazio all’idiozia alcolica più delirante.
Diamo alla dani il primo regalo. E’ una maglietta con scritto sopra “giovedì mi sposo” davanti e “… e oggi la do a tutti!” dietro.
La dani ride e alla fine se la mette. L’incitazione nostra tra le risate è così forte che si apre un vero e proprio gemellaggio col tavolo dei bergamaschi, che incitano e urlano pure loro.
Partono gli annunci della direzione “c’è daniela che giovedì si sposa!” e urla e applausi si sprecano. Idem per il celibato dei bergamaschi. Al termine degli annunci, ecco che la direzione dice “per tutte le pretty woman e i principi azzurri di questa sera, lo zythum mette a disposizione una limousine per fare un breve giro per Milano”. Elena, fulminea, si alza e va ad informarsi.
Si può salire solo in 7. Restano la francy, la tati e la elena e noi 7 andiamo. Fuori ci attende una limousine nera fiammante con interni bianchi in pelle, proprio stile hollywood!
La dani è al settimo cielo.
In realtà si era attapirata poco prima proprio perchè le avevamo svelato che il suo moroso stava facendo un giro in limousine, organizzato dai suoi amici e lei aveva dato l’idea di una che avrebbe tanto gradito fare lo stesso. Ma a noi non era proprio venuto in mente. E per fortuna!
Perchè la fortuna esiste e lo zythum, casualmente, ha messo a disposizione quest’omaggio!
Ci facciamo un giro mentre la hostess ci fa le foto a gruppetti e ci offre ogni tipo di sigarette Camel. Non fumare, per me che ho smesso da 2 mesi, con un tasso alcolico notevole, è dura. Mi racconta che, non potendo sponsorizzare più le sigarette apertamente, hanno optato per questi metodi e questa è una promozione della Camel per indurre a fumare (che simpatia!). Fanno diversi locali per sera per tutto settembre con la limousine, cercando di caricare per ogni locale più gente possibile e farla fumare più che si può. Quello però è l’ultimo locale dell’ultima serata della promozione. Insomma un gran colpaccio!
Morale, per poco soffoco affumicata ma felice.
Scendiamo dall’auto e ci fermano quelli di Milano Night, un portale a me sconosciuto. Ci dicono che vogliono farci foto e ci chiedono se acconsentiamo a che vengano pubblicate su internet. Visto che stiamo facendo foto coi cellulari essendoci dimenticate tutte della macchina fotografica, tutto sommato ci fa pure comodo.
Nel frattempo i bergamaschi si accingono a salire sulla limousine chiedendo “ma è bello?”. Chiaro che da brilla non potevo non rispondere ammiccando con aria da super fatalona che normalmente non mi compete e che fa ridere chiunque mi conosca realmente.
Rientrate ci ritroviamo nel mezzo dell’esibizione carnevalesca di ballerini e ballerine piumati e biotti che a suon di samba, raccolgono persone ai tavoli per portarle a centro pista e farle ballare.
Al termine dell’esibizione, ecco che tornano a raccattare persone tra il pubblico e ci conducono tutti in pista per un trenino stile capodanno. Ma col vino in corpo e poco cibo, si può fare questo e altro.
Iniziano le danze latino-americane e nonostante i tacchi assassini, riesco a cimentarmi benino. Ed ecco che riattaccano i bergamaschi tra battute e tentativi di ballo.
La dani nel frattempo, brilla da morire, dopo aver saltellato per tutto il locale urlando “sono la sposa! giovedì mi sposo”, mi si accascia in pista a mo’ di sacco di patate, rischiando di massacrarmi una caviglia. Cose che capitano per chi, come lei, è astemia da anni. Decidiamo di farla riprendere un po’ e elena e francy la portano in bagno.
“Vai a prenderle dell’acqua” dice elena. Vado al tavolo, prendo l’acqua ed entro in bagno e… sorpresa! La dani è li che si rotola dal ridere in delirio alcolico. Le do il bicchiere tutta premurosa e le dico “dai dani, bevi un po’ d’acqua”. “Acqua? è acqua?” dice lei e con scatto fulmineo, ridendo come un’oca giuliva, me lo lancia completamente addosso, lavandomi jeans e scarpe.
Vabeh, con la dani ubriaca temevo peggio!
Andiamo a farle prender aria e io mi siedo nel dehor estivo bardata come un’eschimese insieme a tatiana. Ed ecco ricomparire i bergamaschi che si siedono accanto e riattaccano bottone. Diavolo son come le piattole! Se ti si attaccano, non te li schiodi più!
Uno si presenta “ciao sono matteo baioni, il tuo futuro marito”… carino, presentazione idiota, di treviglio o giù di li.
Insomma, meglio defenestrarlo subito!
Rientriamo a ballare e matteo attacca a seguirmi stile piattola. Mi fa fare foto col cellulare da tutti i suoi amici, urlando per il locale “alessia!! sei la mia alessia!!” Per levarmelo dai piedi gli dico che quest’anno ho già avuto a che fare con brescia e dintorni e vorrei proprio che bergamo continuasse a mancare alla mia collezione annuale di cazzate.
Mi risponde ridendo tutto esaltato e urlante “bresa suni!”, che per circa dieci minuti mi lascia stranita a chiedermi “ma che cacchio avrà detto?! mah”, per poi scoprire che significa “bresciano maiale”
Ahahahahah, gli insulti dialettali mi han sempre fatto rotolare dal ridere.
Rientriamo. Arriva la torta: pandispagna e panna montata bianca e al cacao con la scritta “auguri” sopra. Cerco di inquadrare la dani col cellulare, ma non faccio in tempo. Infila bruscamente una ditata nel centro della torta e si succhia il dito dicendo “buoooonaaa!”. Capisco che il delirio è iniziato e siamo spacciati!
In pieno stato di ebrezza attaccano tutte a infilare ditate nella torta stile scherzi a parte e a mangiarsela avidamente. Io le guardo stranite e la dani, vedendomi li a guardarla, infila il dito nella panna e, cercando di darmene un po’ da mangiare, me ne spantega una ditata sulla guancia.
Dopo l’innaffiata con l’acqua, anche la spantegata con la panna!
Le diamo gli ultimi regali: un tanghino con la cerniera davanti e scritte idiote, le manette rosa pelusciose, il grembiulino sexy.
La dani ride, ride da morire e ringrazia.
Alle 4, in stato di delirio, iniziamo ad avvicinarci verso la porta.
Ho un mal di piedi abominevole e giuro su tutto quel che ho di più caro, che quegli stivaletti malefici che pur essendo fikissimi non li mettevo da marzo, non li metterò più almeno per altri 6 mesi.
Andiamo nel parcheggio mentre i bergamaschi si accingono a salire su un pulmino prenotato per il ritorno.
Furbi gli ometti! A pensarci prima non era male come idea. Ma qualche bergamasco deve fare pipì e mentre noi saliamo in macchina, contro il muro non distante situato all’ingresso del parcheggio, innaffiano i cespugli. Passiamo di li con l’auto e uno di loro, con la zip aperta e il gioiellino di famiglia ancora estratto, ci segue ubriaco a pochi cm mentre imbocchiamo via rutilia e torniamo a casa. DELIRIO!
Matteo ci insegue per qualche metro urlando “Marcuzzi!! Ti amo Marcuzzi!!!”
Psicologa psicoterapeuta, sessuologa e sentimental coach di Milano, appassionata in nuove tecnologie e nella loro applicazione nel sociale, ha collaborato con le più importanti aziende ospedaliere di Milano, prima di dedicarsi completamente alla libera professione. Ha ideato diversi progetti di formazione, di consulenza online e divulgativi, come Spazio Psicologia, il progetto I-Kiwi e SOS Genitori, per rendere la psicologia, la prevenzione e il benessere psicofisico, accessibili a tutti. A questo scopo, da più di 15 anni collabora anche con la stampa, tv, radio, gruppi social, eventi aziendali e di marketing, come esperta in terapia di coppia, sessuologia clinica e benessere psicologico. E’ la terapeuta di coppia della prima stagione del docureality di Fox Life “Amore e altri rimedi”.
uFFi volevo accompagnarti anke io per il vestito :)
Son contenta ke l’hai trovato però ^__^
Grazie cucciola :-)Sei già stata un tesoro a indicarmelo… ne ho girati un sacco e col poco tempo a disposizione ero disperata.Sei stata un angelo :-)